All’interno del Parco Naturale di Lama Balice o in prossimità dei suoi confini è possibile riconoscere i resti superstiti della storia rurale del nostro territorio. Le fonti e le testimonianze del paesaggio storico, nascoste dagli ulivi e dalla vegetazione di tipo mediterraneo, in prossimità di un tessuto urbano sempre più in espansione che ne mettono a rischio la sopravvivenza, emergono evidenti nelle diverse tipologie di insediamento.
Le tracce archeologiche ci restituiscono un passato neolitico ed una frequentazione antropica con diversi insediamenti dal Neolitico Antico (Masseria Maselli, Q.re San Paolo A e Grotte S. Angelo) fino al Bronzo Medio-Finale e alla prima età del Ferro (Q.re San Paolo B).
La presenza delle cavità artificiali (ipogei e insediamenti rupestri) e naturali (grotte e ripari), delle architetture a secco (casedde, pagghiare e muretti di confine) e dell’edilizia rurale (chiesette, torri, titoli, palmenti e trappeti), di casali, oggi scomparsi, e di imponenti masserie caratterizzano una scelta insediativa motivata da un forte legame con le attività produttive offerte dal territorio, ed attorno alla quale si era organizzata una società basata sull’agricoltura e sulla pastorizia.
Inoltre, una viabilità ramificata, che si è andata modificando nel tempo, dai Peucezi fino ai nostri giorni, attraverso tratturi e strade, assicurava i rapporti tra i diversi insediamenti. Diverse strade sono segnalate nella cartografia storica e nei documenti, tra queste spicca per importanza e notorietà la Via Traiana, munita di ponti e viadotti, per essere transitabile durante tutto l’anno. I cippi miliari ritrovati lungo la via portano la data del 109 d. C. da considerare come l’anno dell’inaugurazione.
Infine, le cave di pietrisco, opere del XX secolo, anche se hanno profondamente modificato alcune aree della lama, fino a far sparire l’importante sito rupestre della Grotta di Sant’Angelo, tuttavia la cava con le diverse aree di lavorazione possono essere recuperate in un discorso più ampio di archeologia industriale, di didattica della storia, di paleontologia e non solo. Infatti, oggi è possibile osservare all’interno della cava, le orme dei dinosauri che percorrevano il nostro territorio in un passato lontanissimo che va dalla fine del Giurassico fino a tutto il periodo Cretaceo dai 180 ai 65 milioni di anni.
Della storia rurale scomparsi i casali medioevali e le chiese rurali, oggi restano solo una piccola parte degli edifici che sorgevano nel territorio e gli insediamenti rupestri e ipogei scavati nel banco tufaceo. Rare, ma significative testimonianze del medioevo. Mentre sono visibili in prossimità della lama, diverse masserie, realizzate tra il XVI ed il XIX secolo, edificate in alcuni casi su strutture preesistenti, spesso rimaneggiate e ampliate con sistemi difensivi (muri di cinta, torrette e caditoie), con piccole cappelle o chiesette e con strutture per le attività agro-pastorali (stalle, depositi, locali per la lavorazione).
Nel paesaggio storico di lama Balice meritano particolare attenzione le architetture a secco, realizzate con lastre di pietra calcarea, dette a chianche o chiancarelle, spesso ignorate e dimenticate, ma strettamente connesse con il mondo rurale e la sua operosità.
Le pagghiare e le casedde, costruzioni simili ai trulli, isolate, in coppia o multiple, di forma conica o quadrata che si trovano di frequente in tutta la Puglia, testimoniano una tecnica costruttiva tramandata per generazioni. E’ possibile distinguere due tipologie in generale. Dai semplici ripari dalla pioggia e dal caldo estivo o da depositi degli attrezzi agricoli a strutture più complesse realizzate per esigenze abitative.
Intorno agli edifici rurali che nel tempo sono stati realizzati per il controllo del territorio fino alle nuove lottizzazioni che insistono ai confini del Parco Naturale di Lama Balice, elementi costanti di caratterizzazione del paesaggio agrario sono i muretti a secco o pareti.
I muretti erano realizzati con pietra calcarea collocata razionalmente ad incastro e con una altezza variabile, per delimitare le proprietà o per separare il bosco dal pascolo e il seminato dal frutteto.