Il carsismo è quel fenomeno che porta alla dissoluzione in acqua e successivo riconcrezionamento delle rocce di tipo carbonatico. Senza entrare nel dettaglio chimico e mineralogico del fenomeno carsico basti comprendere che il fenomeno avviene esclusivamente nelle rocce composte da carbonato di calcio e che la Puglia è interamente costituita da questo tipo di rocce. Dove vi è una frattura nei calcari e l’acqua vi si può infiltrare dissolvendo la roccia ed aprendo passaggi e grotte, gli stessi poi si concrezionano con lastre di calcite, stalattiti e stalagmiti. Oggi il carsismo pugliese è lento ma in periodi del passato quando le lame venivano scavate da tali fenomeni idrici le grotte si approfondivano a velocità oggi impensabili.
La Regione Puglia ritiene il fenomeno carsico talmente importante che si è munita di un catasto dei fenomeni carsici (catasto delle antropiche e naturali della Regione Puglia) sia per motivi legati alla sicurezza del cittadino che alla protezione di grotte, Puli, lame ed inghiottitoi carsici (pozzi naturali). Sul territorio nazionale esiste anche la Federazione Speleologica che tramite i gruppi speleologici regionali divulgano, proteggono e monitorano il fenomeno carsico, fornendo anche opera volontaria di protezione in caso di incidente (Corpo di soccorso alpino speleologico).
Distinguiamo grotte da ipogei, l’ipogeo è scavato dall’uomo in rocce tenere, le grotte sono di origine naturale anche se a volte sono state colonizzate e modificate dall’uomo (vedi capitolo storia). L’attività umana nel parco ha sempre influenzato le grotte sia in senso negativo che positivo, le attività di cava ad esempio ne hanno da alcuni lati distrutte alcune da altri hanno permesso la scoperta di nuovi accessi al sottosuolo.
Nel territorio di Bari il carsismo è più evidente proprio lungo le incisioni delle lame perché ciascun tipo di roccia calcarea ha una risposta diversa al fenomeno. Le Calcareniti (vedi capitolo geologia) tendono a disgregarsi, collassare e tappano i fenomeni carsici presenti nella zona di Bari, quindi dove l’acqua ha portato alla luce i calcari compatti le grotte e gli altri fenomeni carsici si notano meglio. Si stima che nel parco ci siano almeno 6 grotte naturali note e 2 inghiottitoi ed una miriade di piccoli ripari nelle rocce ricchi di calcite precipitata a formare stalattiti e stalagmiti. Tali habitat geologici costituiscono luoghi di stazionamento di specie protette come insetti rari, pipistrelli e rare felci. Si spera a breve di istituire un museo del carsismo nel parco così da far comprendere l’importanza delle tutela di questi ambienti nella area protetta e non solo.
I geoparchi sono parchi naturali che tra i beni che insistono nel loro perimetro hanno una spiccata valenza geologica, esempi nel mondo sono l’Etna e le Dolomiti in Italia, il Grand Canyon in USA, la foce dell’Okavango in Africa ecc. Anche nel suo piccolo Il Parco Regionale di Lama Balice ha una spiccata valenza geologica perché il suo nome vuole indicare che insiste in un bene paesaggistico geologico come una incisione fluviale costituita da una Lama. E proprio il substrato roccioso profondamente scavato e la sua forma di corridoio di transito per le specie selvatiche e la coltivazione di essenze mediterranee che ha prodotto la interazione tra uomo, natura e geologia e che rendono la lama cosi importante ed unica; quindi anche il nostro parco potrebbe essere benissimo un Geoparco. Esistono Fondazioni internazionali che valorizzano e rendono noti i geoparchi nel mondo e si spera che il Parco di Lama Balice cresca e radichi fermamente nel territorio e si possa accedere alla collaborazione con tali enti internazionali per il bene del nostro territorio.